Conviene un licensing “user-based” o “outcome-based”?
La mobility sta trasformando il business in maniera netta e sostanziale: assistiamo, negli ultimi anni, a una massiccia introduzione in azienda di applicazioni per tablet e smartphone. Attraverso i cosiddetti “rugged device” e le Enterprise App, le aziende migliorano i loro processi e guadagnano in efficacia.
Ad adottare per prime la tecnologia mobile sono state le aziende con una grande forza lavoro sul campo, come i settori delle utility e dell’Oil&Gas e i grandi player (ricordiamo la storica partnership tra IBM e Apple del 2014) stanno investendo con lo scopo di conquistare il mobile Enterprise con centinaia di app enterprise dedicate.
Ogni giorno sono sempre di più i clienti SAP® (grandi industrie manifatturiere, di servizi e persino PMI) che vedono l’attrattiva del mobile per le loro operazioni e la gestione degli asset.
Queste soluzioni mobile di terze parti possono essere integrate con SAP® direttamente o indirettamente, in modo sincrono o asincrono, attraverso BAPI o un processo batch. Possono essere pensate per l’utilizzo da parte di subappaltatori/fornitori o team interni. La natura “aperta” del sistema SAP® (vedi la Open Data Initiative promossa da Microsoft, Adobe e SAP) facilita lo scambio di informazioni – lettura, aggiornamento, cancellazione di dati – con questi applicativi esterni.
Ciò agevola i processi, perché l’accesso al Core di SAP® da parte di queste applicazioni mobili permette di creare in maniera automatizzata all’interno dello strumento altri elementi come richieste di servizio o ordini di vendita. Senza dispendiosi e ridondanti passaggi cartacei o via mail.
Il licensing SAP® in un’economia app-driven
Nel modello di licenza SAP® tradizionale, i clienti hanno bisogno di una licenza utente per ogni utente (“Named User”) che accede al sistema back-end di SAP®. Questa disposizione vale sia per i dipendenti interni sia per gli esterni (fornitori, subappaltatori ecc.).
Nella definizione “Named User” leggiamo anche: “Named users are also technical systems that exchange information with the SAP system, and their users”.
Tuttavia, mentre il pricing user-based funziona bene per l’accesso umano diretto perché è prevedibile e ben compreso, non è facile da applicare quando il sistema ERP viene usato indirettamente (ad esempio, da un utente che accede a un’applicazione mobile che utilizza poi la potenza di SAP® Digital Core per eseguire il processo aziendale) o digitalmente (ad esempio un bot RPA che usa il sistema). L’accesso indiretto si verifica quando persone o bot/automatismi utilizzano il Digital Core, senza accedere direttamente al sistema.
Secondo SAP®, l’uso va licenziato a prescindere dal metodo di accesso. Così leggiamo nella definizione contrattuale di “use”:
’’Use’ is defined as to activate the processing capabilities of the software, load, execute, access, employ the software, or display information resulting from such capabilities. Use may occur by way of an interface delivered with or as a part of the software, a licensee or third-party interface, or another intermediary system. All ‘use’ of SAP software, regardless of the method of access, requires an appropriate license.”
Se si creano richieste di servizio o transazioni in SAP®, questo è un utilizzo. È così che SAP® protegge la sua proprietà intellettuale. Un articolo pubblicato su news.sap.com afferma che “l’ambiguità legata all’uso (ndr: ogni accesso al “core” da parte di applicazioni mobili va licenziato?) ha portato a pratiche di vendita di licenze e audit incoerenti (ndr: alcune finite anche in tribunale, ricordiamo il caso Diageo UK) che hanno finito per scuotere la fiducia dei clienti.”
Un nuovo modello di licensing
Nel 2017 SAP ha introdotto il concetto di “Indirect Static Read” per qualificare i casi in cui l’accesso al “core” da parte di applicazioni mobile non richiede licenza.