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Se vi sono dei problemi di comunicazione fra la macchina utilizzata come PXE e il Core Server, i servizi PXE identificati come LANDesk PXE Service , followed by LANDesk PXE MTFTP Service si fermeranno dopo i continui tentativi falliti di “parlare” con il server.

Una volta però ripristinata la comunicazione, i servizi non si avvieranno automaticamente. Questo comportamento si presenta in quanto la macchina continua ad essere il PXE “eletto” della rete in cui si trova e i servizi non sono mai riverificati per assicurarsi che siano in esecuzione.

Questo comportamento dovrebbe essere risolto in un prossimo aggiornamento software. 

Nel frattempo, affinché i servizi ricomincino a funzionare correttamente, devi avviare manualmente il servizio LANDesk Targeted Multicast Service e NON avviare i servizi PXE. Il riavvio di questo servizio forzerà l’elezione PXE per cui la macchina sarà di nuovo eletta.

Per diminuire l’impatto che questa problematica può avere sui vostri PXE, puoi adottare alcune misure:

  • Aumentare il Polling Frequency timer del PXE ovvero la frequenza con cui il PXE verifica se vi sono impostazioni o file di Imaging aggiornati. Tale impostazione è di solito di 15 minuti, ma può essere modificata seguendo i successivi step:
    • Da Console Ivanti, selezionare Tools > Configuration > Self-electing subnet services.
    • Sarà visualizzata la sezione di Self-electing subnet services in cui sarà possibile verificare le macchine PXE cliccando la voce PXE.
    • Selezionare il PXE per il quale si vuole cambiare il Polling Frequency timer e cliccare l’icona dei Service settings:

Aggiorna quindi il valore del campo per il Polling Frequency timer:

  • Monitora lo stato del servizio LANDesk PXE Service e forza il riavvio del servizio LANDesk Targeted Multicast Service se i servizi di PXE si fermano.
  • In certe situazioni, il problema è causato dall’Application Pool di IIS per l’Agent State che è sovraccaricato e non riesce ad elaborare le richieste. Può quindi essere utile procedere con l’ottimizzazione di IIS nella gestione del traffico dell’Agent State.

Con queste misure, dovresti riuscire a diminuire l’impatto legato al blocco del servizio. 

 

  • Modificare il percorso della client cache


Tramite l’agent setting di Client Connectivity è possibile anche modificare la location della cartella di cache così da poter scegliere magari un disco con uno spazio disponibile maggiore. Per effettuare ciò sarà necessario nella sezione “Download” abilitare la voce “Modify client cache location” ed indicare il nuovo percorso dove salvare i file in cache:

02-s pattern02

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