Home > Asset Management > Voglio fornire agli utenti un portale IT self-service
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Abilitiamo una distribuzione self-service per fornire risorse IT in modo veloce e controllato.
Abilitiamo una distribuzione self-service per fornire risorse IT in modo veloce e controllato.
Le organizzazioni vorrebbero un ambiente tecnologico flessibile, in grado di adattarsi e rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze aziendali. Per farlo, l’IT dovrebbe fornire un accesso just-in-time all’infrastruttura e alle applicazioni e garantire una fornitura di servizi senza soluzione di continuità.
Le soluzioni sono due e presentano entrambe delle criticità: in un modello brokered, in cui l’IT fa da tramite, le approvazioni, i processi manuali e l’erogazione dei servizi richiedono tempi lunghi a causa di personale già oberato da richieste.
In un modello direct, in cui agli utenti viene lasciata completa autonomia di approvvigionamento, si rischia di perdere il controllo sulle attivazioni e sulla spesa, generando shadow IT, con rischi per la sicurezza e il budget.
Noi aiutiamo le aziende abilitando modelli ITaaS (IT as-a-Service) con la strutturazione e la configurazione di portali di distribuzione self-service in grado di fornire rapidamente risorse e servizi IT agli utenti finali.
La visibilità e il controllo della spesa e degli utilizzi favoriscono la governance e l’individuazione delle best practice dei servizi erogati, offrendo esperienze qualitativamente superiori.
Le organizzazioni vorrebbero un ambiente tecnologico flessibile, in grado di adattarsi e rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze aziendali. Per farlo, l’IT dovrebbe fornire un accesso just-in-time all’infrastruttura e alle applicazioni e garantire una fornitura di servizi senza soluzione di continuità.
Le soluzioni sono due e presentano entrambe delle criticità: in un modello brokered, in cui l’IT fa da tramite, le approvazioni, i processi manuali e l’erogazione dei servizi richiedono tempi lunghi a causa di personale già oberato da richieste.
In un modello direct, in cui agli utenti viene lasciata completa autonomia di approvvigionamento, si rischia di perdere il controllo sulle attivazioni e sulla spesa, generando shadow IT, con rischi per la sicurezza e il budget.
Noi aiutiamo le aziende abilitando modelli ITaaS (IT as-a-Service) con la strutturazione e la configurazione di un portale IT self-service in grado di fornire rapidamente risorse e servizi IT agli utenti finali.
La visibilità e il controllo della spesa e degli utilizzi favoriscono la governance e l’individuazione delle best practice dei servizi erogati, offrendo esperienze qualitativamente superiori.
Possono passare giorni o addirittura settimane prima che la richiesta di attivazione di risorse o di un servizio da parte di un’unità di business venga presa in carico. Il numero di progetti può essere schiacciante e spesso è difficile determinare rapidamente il percorso migliore da seguire.
La maggior parte dei team IT opera in realtà in cui viene costantemente richiesto di fare di più con meno risorse. La mancata standardizzazione di ambienti IT ibridi non permette di automatizzare le attività ricorrenti.
Gli utenti sono distribuiti geograficamente e con modelli organizzativi diversi, quindi senza uno strumento di controllo centralizzato sui servizi richiesti e le spese che generano è difficile stabilire delle best practice di governance.
Le persone devono sempre passare per l’IT e lo fanno tramite strumenti destrutturati (mail, telefono), che non permettono di tracciare in una visione d’insieme i tempi di presa in carico, lo stato di avanzamento dei processi e i risultati.
Possono passare giorni o addirittura settimane prima che la richiesta di attivazione di risorse o di un servizio da parte di un’unità di business venga presa in carico. Il numero di progetti può essere schiacciante e spesso è difficile determinare rapidamente il percorso migliore da seguire.
La maggior parte dei team IT opera in realtà in cui viene costantemente richiesto di fare di più con meno risorse. La mancata standardizzazione di ambienti IT ibridi non permette di automatizzare le attività ricorrenti.
Gli utenti sono distribuiti geograficamente e con modelli organizzativi diversi, quindi senza uno strumento di controllo centralizzato sui servizi richiesti e le spese che generano è difficile stabilire delle best practice di governance.
Le persone devono sempre passare per l’IT e lo fanno tramite strumenti destrutturati (mail, telefono), che non permettono di tracciare in una visione d’insieme i tempi di presa in carico, lo stato di avanzamento dei processi e i risultati.
Per aiutare le aziende a strutturare portali di distribuzione self-service, WEGG adotta la seguente strategia:
Standardizzazione di ambienti ibridi
Laddove in passato le componenti in gioco erano due, l’applicazione monolitica e il server, oggi ci sono decine di microservizi su infrastrutture distribuite. Vista la coesistenza di infrastrutture on-premise e distribuite su cloud, anche tra più fornitori, il primo passo è standardizzare e centralizzare la loro gestione in una singola piattaforma, da cui avere piena visibilità sugli utilizzi e la spesa.
Serve la disponibilità continua di inventari HW, SW e cloud costantemente aggiornati, aggregati e normalizzati da più fonti e l’integrazione con i dati di natura contrattualistica e finanziaria: in questo modo si dispone – in una vista singola – di tutte le informazioni necessarie per pianificare i rinnovi e ottimizzare eventuali sprechi.
Strutturazione dei processi di IT Service Management e DevOps
Il secondo passo è analizzare i flussi di lavoro del personale IT addetto all’erogazione di risorse e servizi IT. Cerchiamo di strutturare policy e processi, rivedendo i workflow esistenti secondo le best practice di IT Service Management e DevOps, per renderli più efficienti, misurabili e migliorabili.
Portiamo poi i processi rivisti in una piattaforma digitale da cui gestiamo l’erogazione di risorse e servizi tramite un’unica interfaccia per l’utente finale, da cui è possibile avanzare e monitorare facilmente le proprie richieste.
Configurazione di un portale self-service
Attraverso il portale, permettiamo agli utenti di selezionare i servizi desiderati da un catalogo servizi, che possono essere “fissi” o “dinamici”. Possiamo prevedere, ad esempio, il provisioning automatico delle applicazioni come parte della distribuzione dei servizi e settare delle scelte limitate a seconda dell’appartenenza a un determinato gruppo (es. utenti meno sofisticati).
I team di sviluppo possono richiedere in autonomia nuove macchine virtuali o istanze cloud, così come riavviare le proprie risorse infrastrutturali, senza dover coinvolgere l’IT.
Automazione della consegna
Dopo aver predisposto un catalogo di servizi standardizzati e richiedibili attraverso un’interfaccia self-service, automatizziamo la consegna, per ridurre i costi e migliorare la qualità del servizio. Liberiamo l’IT da processi manuali ingombranti, automatizzando la distribuzione di nuovi carichi di lavoro o applicazioni.
Non ci limitiamo al provisioning, ma gestiamo in modo automatico l’intero ciclo di vita del servizio: la richiesta iniziale, l’approvazione, la governance degli attributi per rispettare gli standard aziendali di identificazione, la modifica/dismissione delle risorse. Ad ogni step le parti in gioco vengono avvisate e in prossimità della data di scadenza stabilita, il sistema automaticamente avvisa gli amministratori e i proprietari e ne prevede il rinnovo con un click, evitando di continuare a pagare per risorse non più necessarie.
Nel fare la richiesta, l’utente può selezionare una serie di informazioni (numero CPU, quantità di memoria, livello di storage, SLA, applicabilità di specifici standard aziendali e la scadenza richiesta). Prevediamo, per ogni servizio richiesto, anche una stima del costo annuale, che è dinamico a seconda degli elementi inseriti nella richiesta.
Possiamo impostare flussi di approvazione basati sulla quota: se il servizio rientra nella quota dell’organizzazione (o dell’utente), il processo prosegue in automatico, altrimenti può generare un rifiuto o richiedere ulteriori livelli di approvazione. Questo ci permette di mantenere il pieno controllo della spesa e di analizzare e individuare pratiche di ottimizzazione dei costi.
Per aiutare le aziende a strutturare un portale IT self-service, WEGG adotta la seguente strategia:
Standardizzazione di ambienti ibridi
Laddove in passato le componenti in gioco erano due, l’applicazione monolitica e il server, oggi ci sono decine di microservizi su infrastrutture distribuite. Vista la coesistenza di infrastrutture on-premise e distribuite su cloud, anche tra più fornitori, il primo passo è standardizzare e centralizzare la loro gestione in una singola piattaforma, da cui avere piena visibilità sugli utilizzi e la spesa.
Serve la disponibilità continua di inventari HW, SW e cloud costantemente aggiornati, aggregati e normalizzati da più fonti e l’integrazione con i dati di natura contrattualistica e finanziaria: in questo modo si dispone – in una vista singola – di tutte le informazioni necessarie per pianificare i rinnovi e ottimizzare eventuali sprechi.
Strutturazione dei processi di IT Service Management e DevOps
Il secondo passo è analizzare i flussi di lavoro del personale IT addetto all’erogazione di risorse e servizi IT. Cerchiamo di strutturare policy e processi, rivedendo i workflow esistenti secondo le best practice di IT Service Management e DevOps, per renderli più efficienti, misurabili e migliorabili.
Portiamo poi i processi rivisti in una piattaforma digitale da cui gestiamo l’erogazione di risorse e servizi tramite un’unica interfaccia per l’utente finale, da cui è possibile avanzare e monitorare facilmente le proprie richieste.
Configurazione di un portale self-service
Attraverso il portale, permettiamo agli utenti di selezionare i servizi desiderati da un catalogo servizi, che possono essere “fissi” o “dinamici”. Possiamo prevedere, ad esempio, il provisioning automatico delle applicazioni come parte della distribuzione dei servizi e settare delle scelte limitate a seconda dell’appartenenza a un determinato gruppo (es. utenti meno sofisticati).
I team di sviluppo possono richiedere in autonomia nuove macchine virtuali o istanze cloud, così come riavviare le proprie risorse infrastrutturali, senza dover coinvolgere l’IT.
Automazione della consegna
Dopo aver predisposto un catalogo di servizi standardizzati e richiedibili attraverso un’interfaccia self-service, automatizziamo la consegna, per ridurre i costi e migliorare la qualità del servizio. Liberiamo l’IT da processi manuali ingombranti, automatizzando la distribuzione di nuovi carichi di lavoro o applicazioni.
Non ci limitiamo al provisioning, ma gestiamo in modo automatico l’intero ciclo di vita del servizio: la richiesta iniziale, l’approvazione, la governance degli attributi per rispettare gli standard aziendali di identificazione, la modifica/dismissione delle risorse. Ad ogni step le parti in gioco vengono avvisate e in prossimità della data di scadenza stabilita, il sistema automaticamente avvisa gli amministratori e i proprietari e ne prevede il rinnovo con un click, evitando di continuare a pagare per risorse non più necessarie.
Nel fare la richiesta, l’utente può selezionare una serie di informazioni (numero CPU, quantità di memoria, livello di storage, SLA, applicabilità di specifici standard aziendali e la scadenza richiesta). Prevediamo, per ogni servizio richiesto, anche una stima del costo annuale, che è dinamico a seconda degli elementi inseriti nella richiesta.
Possiamo impostare flussi di approvazione basati sulla quota: se il servizio rientra nella quota dell’organizzazione (o dell’utente), il processo prosegue in automatico, altrimenti può generare un rifiuto o richiedere ulteriori livelli di approvazione. Questo ci permette di mantenere il pieno controllo della spesa e di analizzare e individuare pratiche di ottimizzazione dei costi.
Riduciamo i tempi di provisioning grazie all’automazione.
Liberiamo il personale IT da attività manuali e ripetitive.
Permettiamo di individuare le best practice di ottimizzazione.
Configuriamo portali self-service UX friendly.
Riduciamo i tempi di provisioning grazie all’automazione.
Liberiamo il personale IT da attività manuali e ripetitive.
Permettiamo di individuare le best practice di ottimizzazione.
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