In questo approfondimento scoprirai perché ITAM e FinOps sono più efficaci insieme. Partendo dalla definizione di ITAM, esploreremo la sua rilevanza per FinOps, analizzeremo i costi nascosti oltre IaaS e PaaS e comprenderemo i benefici della loro convergenza per una valorizzazione più strategica degli asset IT.
L’adozione del cloud sta accelerando a livello globale, con una spesa che nel 2023 ha raggiunto i 600 miliardi di dollari. Tuttavia, questa crescita porta con sé nuove complessità e inefficienze: si stima che circa il 30% delle risorse cloud venga sprecato, generando 180 miliardi di dollari di costi non ottimizzati (fonte “The State of Cloud Report”)
Parallelamente, sempre più aziende stanno migrando software tradizionali on-premise verso soluzioni SaaS, trasferendo anche la gestione delle licenze nel cloud. Questo fenomeno, unito alla coesistenza di infrastrutture tradizionali e cloud, ha portato alla nascita di un ecosistema IT ibrido, in cui il controllo dei costi, la governance e l’ottimizzazione delle risorse diventano aspetti sempre più critici.
A complicare ulteriormente il quadro, si aggiungono due fattori chiave:
In questo scenario, ottimizzare i costi e garantire un utilizzo strategico delle risorse diventa una priorità assoluta. FinOps nasce proprio con questo obiettivo: è un framework di gestione finanziaria del cloud che promuove la collaborazione tra team tecnici, finanziari e di business per massimizzare il valore degli investimenti IT.
Codificato dalla FinOps Foundation, questo approccio aiuta le organizzazioni a bilanciare costi e prestazioni, ridurre gli sprechi e prendere decisioni basate su dati concreti. Seguendo un ciclo continuo di Inform, Optimize e Operate, FinOps allows to governare l’uso delle risorse cloud in modo efficiente, trasparente e strategico, integrandosi perfettamente in una gestione IT ormai ibrida.
Secondo ITIL, un asset IT as qualsiasi elemento di valore che contribuisce alla fornitura di un servizio IT. Di conseguenza, l’IT Asset Management (ITAM) è l’insieme di pratiche che consentono di gestire, tracciare e ottimizzare gli asset IT lungo tutto il loro ciclo di vita. Se estendiamo questo concetto alle risorse cloud, emergono evidenti parallelismi con FinOps.
Esistono standard internazionali, come l’ISO/IEC 19770, che forniscono un framework di riferimento per l’ITAM, affiancati da documenti ITIL dettagliati che ne definiscono le best practice, garantendo una gestione efficace e conforme alle normative.
La maggior parte delle aziende dispone già di un programma ITAM basato su persone, processi e tecnologie, per ottenere visibilità e controllo sugli asset IT. Tuttavia, il livello di maturità varia: si passa dall’uso di semplici fogli di calcolo a strumenti avanzati che, integrati con il ciclo di vita dell’asset, ne abilitano l’automazione e una gestione proattiva. Ne abbiamo parlato anche nel nostro webinar “Da Excel all’AITAM: metodi innovativi per gestire i tuoi asset IT”.
Sono due gli ambiti di gestione in cui solitamente si divide ITAM nelle aziende:
Chi opera in questo ambito, in particolare nel Software Asset Management (SAM), si occupa quotidianamente di governance, ottimizzazione e compliance, facendo uso di tecnologie di monitoraggio e possedendo un’esperienza consolidata nella gestione finanziaria e contrattualizzata delle risorse IT.
Tuttavia, il ruolo di queste figure può acquisire a valore ancora più strategico attraverso una collaborazione diretta con i team responsabili dell’infrastruttura, delle risorse e dei costi cloud. Le decisioni prese in questi ambiti influenzano direttamente la gestione degli asset IT, rendendo fondamentale un’integrazione tra competenze per un controllo più efficace e proattivo.
In un ambiente IT sempre più ibrido e complesso, non ha più senso ragionare per silos. Un approccio integrato, in cui contratti, licenze, infrastrutture e risorse cloud vengono gestiti in modo coordinato fin dall’inizio, rappresenta la chiave per un controllo più efficace e strategico dell’intero ecosistema IT.
La convergenza tra ITAM e FinOps è stata riconosciuta anche dalla FinOps Foundation, che ne ha valorizzato l’importanza integrando i principi dell’ITAM nei processi FinOps. Questo approccio promuove una strategia unificata, combinando la gestione degli asset on-premise con una maggiore visibilità finanziaria nel cloud.
Non è un caso che le loro tre fasi operative siano straordinariamente simil. I due framework, infatti, condividono un approccio a tre fasi:
Entrambi i framework partono dalla visibilità e dalla raccolta di dati accurati relativi a costi, utilizzo e conformità:
Questa similarità negli obiettivi evidenzia come ITAM e FinOps, pur avendo approcci specifici, condividano la stessa missione: fornire controllo, ottimizzazione e governance all’interno di un ecosistema IT sempre più ibrido e dinamico.
Questa sovrapposizione dimostra che l’ITAM Manager possiede già il mindset, gli strumenti e i processi necessari per guidare questa evoluzione, contribuendo a eliminare i silos tra IT, Finance e Operations. Il futuro del SAM e dell’ITAM passa attraverso FinOps.
Le due discipline, infatti, condividono molti principi fondamentali:
ITAM si concentra su hardware e licensing on-premise, mentre FinOps si focalizza sul cloud e sui costi delle risorse virtuali. Integrando le due discipline, si ottiene una gestione più completa e precisa, che permette di unificare il controllo finanziario tra ambienti tradizionali e cloud, migliorando la trasparenza e l’efficienza.
L’integrazione tra ITAM e FinOps può portare vantaggi operativi significativi, migliorando la governance e l’ottimizzazione dei costi IT. Ecco alcuni esempi concreti in cui questa sinergia può fare la differenza.
1. Dimensionamento delle risorse cloud e impatto sulle licenze software
Uno degli aspetti critici della gestione cloud riguarda il sizing delle istanze virtuali e il loro impatto sul licensing software virtuali.
Il licensing di SQL Server su macchine virtuali in Azure è determinato dal numero di vCPU. Se un’azienda sceglie una VM sovradimensionata rispetto alle reali esigenze operative, finirà per pagare più licenze del necessario, incrementando i costi senza ottenere reali benefici in termini di prestazioni.
Come ITAM e FinOps possono intervenire
Un’analisi congiunta tra i due framework consente di identificare il dimensionamento ottimale delle istanze, evitando sprechi e garantendo la conformità con i contratti Microsoft. Questo approccio non solo riduce i costi operativi, ma aiuta anche a minimizzare il rischio di non conformità.
2. Ottimizzazione dei costi con il Bring Your Own License (BYOL)
Molti vendor di software permettono di trasferire le licenze esistenti su ambienti cloud tramite il modello BYOL (Bring Your Own License), ma la corretta gestione di questo processo è essenziale per evitare costi imprevisti.
Le licenze Oracle possono essere trasferite su AWS, ma la conformità dipende dal numero di core utilizzati e dal tipo di istanza scelta. Se un’azienda non monitora con precisione l’allocazione delle istanze cloud, rischia di superare i limiti contrattuali, esponendosi a rischi di audit e possibili sanzioni da parte del vendor.
Come ITAM e FinOps possono intervenire
Un’integrazione tra FinOps e ITAM permette di scegliere le istanze più adatte, sfruttando in modo efficiente le licenze esistenti ed evitando costi imprevisti legati a un uso scorretto delle risorse cloud.
3. Shadow IT e proliferazione incontrollata di SaaS
Con l’adozione sempre più diffusa di soluzioni Software-as-a-Service (SaaS), molte aziende si trovano ad affrontare il problema dello Shadow IT, ovvero l’acquisto di strumenti software da parte dei dipartimenti senza un coordinamento centralizzato da parte dell’IT.
Talvolta, diverse aziende all’interno dello stesso gruppo sottoscrivono separatamente piani di Microsoft 365, Adobe Creative Cloud o altre soluzioni SaaS, senza sfruttare accordi aziendali già in essere. Questo porta a duplicazioni di licenze, aumento dei costi e difficoltà nella governance IT.
Come ITAM e FinOps possono intervenire
FinOps si è tradizionalmente focalizzato sull’ottimizzazione delle risorse IaaS e PaaS nei principali provider cloud come AWS e Azure. Tuttavia, il SaaS rappresenta una quota sempre più rilevante della spesa IT, richiedendo un approccio più strutturato alla sua gestione. Più che essere stato “dimenticato”, non è sempre una priorità per FinOps, che potrebbe non disporre degli strumenti adeguati ad affrontarne le inefficienze.
L’integrazione con ITAM diventa quindi fondamentale. Unendo i dati di spesa FinOps con il database ITAM, è possibile identificare rapidamente sovrapposizioni e ridondanze, ottimizzando le licenze e negoziando contratti più vantaggiosi con i fornitori.
FinOps potrebbe non avere il metodo o la capacità per risolvere da solo le inefficienze del SaaS. È qui che il Software Asset Management (SAM) entra in gioco: grazie alla sua capacità di analizzare i dati sulle licenze e di supportare discussioni commerciali strategiche, il SAM consente di ottenere risultati ancora più tangibili ed efficaci.
4. Gestione del ciclo di vita degli asset IT e risorse cloud
La migrazione di workload al cloud deve essere accompagnata da una gestione accurata delle risorse on-premise, per evitare che asset inutilizzati continuino a generare costi superflui.
Dopo il passaggio di workload al cloud, molte aziende dimenticano di disattivare e dismettere correttamente i server fisici corrispondenti, continuando a pagare contratti di manutenzione e supporto su hardware non più utilizzato.
Come ITAM e FinOps possono intervenire
Grazie a una gestione integrata tra i due framework, è possibile tracciare l’intero ciclo di vita delle risorse IT, assicurandosi che licenze, contratti e asset fisici vengano dismessi o riallocati correttamente, evitando sprechi e ottimizzando il budget IT.
Una volta compresi i principi dell’integrazione tra ITAM e FinOps, il passo successivo è dotarsi di strumenti adeguati per raccogliere dati accurati e automatizzare la gestione. Senza il supporto della tecnologia, si rischia di perdere visibilità, opportunità di optimisation e di aumentare la complessità operativa.
Abbiamo bisogno di soluzioni integrate che combinino i dati di ITAM e FinOps per una gestione più efficace. ITAM dispone già di strumenti di monitoraggio e gestione del ciclo di vita degli asset IT, ma possono essere ampliati per un controllo ancora più preciso?
La risposta è sì. Flexera, leader nelle soluzioni ITAM e FinOps, ha anticipato questa evoluzione, trasformando la sua piattaforma in un’unica soluzione capace di offrire una visione completa degli asset IT, sia on-premise che nel cloud, permettendo alle aziende di gestire in modo ottimale costi, licenze e risorse.
AtWEGG supportiamo le aziende nell’integrazione tra approcci e tecnologie, aiutando gli ITAM Manager a dialogare con le altre funzioni aziendali per prendere decisioni più efficaci.
Approfondiremo questi temi nel webinar “Il futuro del SAM: perché il SAM Manager non può ignorare FinOps”, in programma per il 20 marzo. Durante l’evento vedremo come applicare i principi FinOps nell’ITAM, analizzeremo casi concreti di integrazione e presenteremo le tecnologie a supporto di questo nuovo approccio.
Insights
OUR OFFICES
OUR OFFICES
PADUA
Via Arnaldo Fusinato 42, 35137
MILAN
Viale Enrico Forlanini 23, 20134
ROME
Viale Giorgio Ribotta 11, 00144
Copyright © 2022 WEGG S.r.l. • P.I 03447430285 • C.F. 02371140233 • REA 311023
Certified company ISO 9001:2015