L’integrazione dei dati può occupare fino al 30-40% del tempo di sviluppo, complicando il lavoro degli sviluppatori e compromettendo l’affidabilità dei dati. Scopri perché un Data Hub integrato a una piattaforma low-code potrebbe essere la soluzione ideale per garantire applicativi con dati sempre disponibili e aggiornati.
Le aziende investono tempo e risorse significative nell’integrazione dei dati durante lo sviluppo di applicativi aziendali, ma spesso non riescono a sfruttarli appieno per prendere decisioni informate. Questo problema è dovuto a una combinazione di fattori tecnici, organizzativi e strategici.
I dati aziendali sono frequentemente distribuiti in silos separati, come ERP, CRM, database legacy o fogli di calcolo. Questa frammentazione rende difficile accedere alle informazioni necessarie al momento giusto. Inoltre, la mancanza di standardizzazione tra i sistemi, con formati, strutture e logiche diverse, complica ulteriormente l’utilizzo dei dati.
Gli sviluppatori sono quindi costretti a dedicare molto tempo a recuperare, riconciliare e trasformare i dati. Questo processo, che include la creazione di connessioni tra sistemi, la costruzione di API personalizzate e la configurazione di pipeline di dati, richiede competenze tecniche avanzate, un impegno significativo , and continui interventi di manutenzione per mantenere le integrazioni operative.
Un’ulteriore complicazione è data dall’assenza di dati in tempo reale: molti sistemi si basano su aggiornamenti batch o sincronizzazioni manuali, causando ritardi e producendo dati obsoleti o incompleti, inadeguati per applicazioni che richiedono insight immediati.
Ogni nuova applicazione aggiunge poi ulteriori livelli di complessità all’infrastruttura dati aziendale. Anche quando i dati vengono integrati, spesso mancano del contesto necessario per generare insight utili. Campi con nomi poco intuitivi, calcoli complessi e formati incoerenti rappresentano ostacoli per gli sviluppatori, mentre gli utenti aziendali necessitano di informazioni contestualizzate, direttamente collegate ai problemi o alle opportunità da affrontare.
Senza un quadro chiaro e contestualizzato, dati apparentemente significativi – come un calo di vendite – possono essere mal interpretati, soprattutto se non confrontati con trend storici o benchmark di mercato. La combinazione tra la mancanza di contesto e la crescente complessità dei sistemi limita il valore degli insight generati, minando la capacità dell’azienda di prendere decisioni informate ed efficaci.
Lo sviluppo di applicazioni aziendali è sempre più centralizzato attorno ai dati, ma come evidenziato in precedenza, l’integrazione e la gestione di informazioni frammentate in silos rappresentano un grande ostacolo.
Gli sviluppatori devono individuare i dati rilevanti, comprenderne il contesto, spesso complicato da strutture complesse e logiche non standard, e integrarli costruendo connessioni e trasformazioni che richiedono tempo e competenze avanzate.
In questo contesto, i Data Hub integrati con piattaforme low-code rappresentano un’opportunità rivoluzionaria. Combinano, infatti, la capacità di unificare e gestire i dati aziendali con la semplicità e la velocità dello sviluppo low-code, permettendo di creare applicazioni basate sui dati senza le complessità tecniche dei metodi tradizionali.
Cos’è un Data Hub? Si tratta di una piattaforma centralizzata che semplifica l’accesso, la scoperta e l’utilizzo dei dati distribuiti in un’organizzazione, grazie all’uso dei metadati. Questi forniscono una descrizione strutturata dei dati, includendo il loro significato, la struttura, le relazioni con altre entità e le regole di governance. All’interno del Data Hub, i metadati aiutano sviluppatori e utenti aziendali a comprendere rapidamente il contesto dei dati, a tracciare la loro proprietà e a gestire le autorizzazioni di accesso. Per esempio, i metadati possono descrivere il campo “ID Cliente” come un identificatore univoco nel CRM collegato alle transazioni in un sistema ERP.
L’integrazione con piattaforme low-code amplifica ulteriormente il valore di un Data Hub, permettendo agli sviluppatori di trattare i dati come se fossero “locali” all’applicativo. Questo vuol dire che, anche se i dati risiedono in sistemi esterni, possono essere utilizzati nell’applicativo come se fossero già integrati nel suo database. I metadati, infatti, forniscono un’interfaccia chiara per l’esplorazione e l’uso dei dati, rendendo possibile interrogarli e utilizzarli direttamente nelle applicazioni.
At WEGG, in qualità di consulenti specializzati nella digitalizzazione dei processi, il nostro obiettivo è garantire che le applicazioni sviluppate non solo supportino le operazioni aziendali, ma siano anche in grado di trasferire conoscenze immediate per decisioni informate. Per questo non puntiamo su soluzioni tradizionali come ETL o integrazioni complesse, ma su tecnologie di sviluppo che consentano un accesso semplice, diretto e contestualizzato ai dati aziendali.
Sull’aumento di efficienza nei progetti di sviluppo rispetto al metodo tradizionale ne abbiamo già parlato here, quello che spesso viene trascurato sono sia la qualità dell’integrazione dei dati sia il tempo necessario per garantirla. Per questo la nostra scelta ricade su Mendix, una piattaforma che combina la potenza del low-code con un Data Hub integrato.
Un elemento fondamentale del Data Hub di Mendix è la capacità di utilizzare connettori predefiniti per accedere ai dati provenienti da sistemi esterni come ERP, CRM, piattaforme cloud o database legacy. Questi connettori non solo facilitano l’accesso diretto alle fonti, ma, integrati con il Data Hub, catalogano automaticamente i metadati e rendono disponibili informazioni contestualizzate, utilizzabili in tempo reale. Questo consente di trattare i dati esterni come se fossero locali, semplificando l’integrazione e garantendo applicazioni affidabili e aggiornate.
Per quanto riguarda la gestione dei dati basati su aggiornamenti manuali o asincroni, la tecnologia di Mendix adotta un approccio event-driven. Grazie alla gestione degli eventi aziendali, è possibile monitorare i cambiamenti nei dati o nei processi aziendali, attivandoli come trigger per eseguire automaticamente azioni e flussi di lavoro. Questo garantisce che le applicazioni rimangano sempre allineate ai processi aziendali in corso, eliminando inefficienze e interventi manuali.
Per questo consigliamo di adottare fin dall’inizio pratiche di sviluppo già allineate all’evoluzione aziendale. Usare soluzioni di questo tipo a supporto della digitalizzazione dei processi consente di realizzare sistemi flessibili e reattivi, capaci di fornire informazioni utili e tempestive per decisioni informate.
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