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Software e servizi cloud IBM: prepariamoci a un rincaro dei prezzi

Le strategie da mettere in atto per proteggere il proprio budget.

Come possiamo proteggere il budget dai rincari di prezzo previsti dal 2024 per diversi prodotti del portafoglio software e servizi cloud IBM.

A partire dal primo gennaio 2024, le organizzazioni che negli ultimi anni hanno investito su prodotti e servizi cloud IBM per restare al passo con le ultime tendenze in sicurezza, cloud, AIOps e automazione dovranno stanziare un budget maggiore per soddisfare le loro esigenze operative.

Si verificherà, infatti, un’armonizzazione al rialzo dei prezzi a livello mondiale in diversi prodotti del portafoglio software e servizi cloud. Li riassumiamo brevemente:

  • Avremo una crescita del 6% dei prezzi di dettaglio (SRP) e dei prezzi a volume (SVP) dei contratti IBM Passport Advantage e Passport Advantage Express che gestiscono gli acquisti in volume delle licenze IBM. Il rialzo dei prezzi sarà attivo per alcune tipologie di software come IBM Automation, IBM Data&AI etc. che hanno un ruolo importante nell’automazione delle attività e nell’analisi dei dati e si applicherà anche al supporto e ai pacchetti di documentazione associati.

  • Un simile tasso di rialzo verrà applicato anche al programma di addebito delle licenze mensili (MLC) che coinvolge sistemi operativi, mainframe e database critici per l’utilizzo dell’AI e del cloud come z/OS®, Db2®, CICS® ecc. Le licenze mensili hanno il vantaggio di essere più flessibili permettendo alle aziende di rinnovare, ridimensionare o cambiare l’offerta alla fine del periodo interessato.

  • L’aumento riguarderà anche i servizi IaaS e PaaS: come riportato nella nota del 25 settembre, dal 1 gennaio ci saranno vari aumenti regionali dal 2,9 al 7,5% per i data center IaaS premium, del 25-26% per alcune offerte di storage e un incremento globale del 3% per alcune offerte PaaS.

 

Per quanto riguarda i servizi cloud, il noleggio di architetture e infrastrutture – pensiamo a servizi PaaS come Kubernetes, RedHatOpenShift, le offerte di database cloud ma anche ai server e alle istanze sul fronte IaaS – potrebbe avere conseguenze importanti sul budget.

 

Quali conseguenze ci saranno


Abbiamo visto che i costi dei database internazionali resteranno costanti per i clienti statunitensi, ma penalizzeranno i clienti di altre regioni: Londra e i clienti europei, ad esempio, vedranno un aumento della loro spesa IaaS del 5,6%.

Preoccupa ancora di più l’aumento dei costi del 25-26% per le offerte IBM per l’archiviazione dei dati non strutturati: dalla loro elaborazione molte organizzazioni ricavano intuizioni di business e lo storage è fondamentale per la loro conservazione.

Per dare un’idea concreta degli aumenti, prendiamo come riferimento la lettera di annuncio di Red Hat Ansible Software del 16 ottobre. Si tratta di una suite di strumenti software che consente l’infrastructure as code.

Nella lettera, IBM riporta una tabella dove sono visibili i rialzi in termine percentuale: in alcuni casi si arriva al 185%.

Rialzi simili potrebbe influire anche sul tasso di innovazione delle aziende, in quanto le aziende potrebbero essere costrette a ridurre la ricerca e lo sviluppo a causa di budget limitati.

L’applicazione degli aumenti in relazione ai contratti esistenti non sarà uniforme: per alcune categorie di prodotti e servizi IT sarà IBM ad applicarli in modo unilaterale, in altri casi bisognerà consultare le specifiche clausole contrattuali stipulate di volta in volta o contattare il proprio IBM Partner.

 

Come possiamo proteggerci


Visto l’ampio raggio di software e servizi IT interessato dagli aumenti e il fatto che l’applicazione degli aumenti deriva da diversi fattori (in primis la regione in cui si trova l’azienda), il primo step è rivalutare il proprio panorama tecnologico IBM, i suoi modelli di utilizzo e la contrattualistica di riferimento.

Questo ci permette di fare alcune importanti domande:

  • sto massimizzando il valore del software e dei servizi IBM per cui sto pagando?


Sfrutto le risorse, le caratteristiche, le funzionalità e il supporto disponibili al massimo delle loro potenzialità? Se la risposta è no e non sono in grado di garantire la redditività dell’investimento, posso valutare strategie di ottimizzazione dell’uso (ad esempio verificare le distribuzioni subcapacity in ILMT per licenziare il consumo in modo ottimizzato) o ricercare soluzioni alternative di altri vendor coerenti con le mie esigenze.

  • conosco le condizioni contrattuali in atto?


Se non ne ho una conoscenza approfondita potrei avere soprese dell’ultimo minuto e trovarmi a dover giustificare transizioni drastiche alla nuova struttura dei prezzi. La comprensione dei contratti permette di pianificare i rinnovi con largo anticipo e avviare trattative dirette con IBM per garantire condizioni contrattuali più favorevoli, anche facendo richiesta di protezione dei prezzi.

IBM, infatti, offre diversi contratti, tra cui ESSO, ELA, UELA e Subscription and Cloud Agreement. Ognuno di essi risponde a specifiche esigenze aziendali e sapere cosa prevedono aiuta le organizzazioni a prendere decisioni informate e in linea con i propri obiettivi operativi e finanziari.

  • utilizzo il “pacchetto” completo?


Dato che gli aumenti interesseranno anche le risorse e le opzioni di supporto IBM, tra cui programmi di formazione, forum online e team di supporto dedicati, si può valutare di ricorrere anche a fornitori di manutenzione di terze parti per i prodotti meno critici, che non richiedono la tempestività agli aggiornamenti e alle innovazioni che solo il vendor IBM può offrire.

L’assistenza di terze parti è in genere più flessibile e con costi più contenuti, ma bisogna sempre valutare i termini della licenza del software originale per essere consapevoli di eventuali rischi legali e operativi.  

 

  • sono in grado di garantire la compliance?

 

A un aumento dei costi corrispondono anche misure più stringenti di verifica della compliance: ne abbiamo parlato nel nostro ultimo webinar su IBM.

Secondo le ultime modifiche al Passport Advantage Agreement, IBM si riserva il diritto di richiedere una volta all’anno, con un preavviso di 30 giorni, i dati di distribuzione e i clienti dovranno fornire questi dati in un formato approvato da IBM.

Se da tale dichiarazione emergerà un ammanco, bisognerà rispettare la Risoluzione sull’uso in eccesso come specificato nella sezione 10.3 del contratto. Oltre all’acquisto delle licenze in eccesso, è previsto anche l’acquisto dei servizi S&S e il supporto e degli oneri aggiuntivi.

Quindi il conteggio finale andrebbe ad arricchirsi anche degli aumenti di costo percentuale annunciati da IBM, per cui è fondamentale avere il controllo dei propri ambienti e degli attuali diritti di licenza per poter sanare, PRIMA della richiesta di IBM, eventuali scoperture. 

In WEGG abbiamo esperienza decennale di licensing e contratti IBM per cui possiamo aiutarvi a identificare le soluzioni più adatte alla vostra organizzazione per ridurre l’impatto dei prossimi aumenti di prezzo.

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