Perché scegliere tecnologie che sposano una filosofia di digitalizzazione unitaria

In questo articolo andiamo a parlare di quali sono gli aspetti economici legati all’adozione di un vendor per implementare un’applicazione. Nello specifico, illustreremo come mai a dei costi contenuti iniziali non corrisponda sempre un guadagno a lungo termine.

Negli ultimi venti anni, la digitalizzazione ha assunto un ruolo centrale in vari settori, aprendo nuovi mercati che spaziano dalla scienza all’industria, fino ad arrivare alla nostra vita quotidiana, arricchita dalle numerose applicazioni che ognuno di noi utilizza sui propri dispositivi. Questo processo di digitalizzazione globale ed ubiquitario ha seguito un percorso preciso, dove a ogni esigenza specifica è stata fornita una risposta attraverso strumenti tecnologici. Sono nate così innumerevoli applicazioni, ognuna progettata per soddisfare un bisogno particolare. 

Anche le aziende hanno adottato questo paradigma, con l’introduzione di applicazioni specializzate per ciascuna funzione aziendale. Sebbene questa segmentazione possa sembrare vantaggiosa in quanto risponde rapidamente alle necessità, ha generato un panorama tecnologico frammentato, con soluzioni che, pur essendo utili singolarmente, non sempre si integrano tra loro. Questo porta alla formazione di ecosistemi aziendali disomogenei, in cui i costi si sommano senza generare valore complessivo. 

 

I costi nascosti delle soluzioni frammentate

Le applicazioni “out-of-the-box” si presentano inizialmente come soluzioni a costi inferiori rispetto allo sviluppo custom, ma spesso comportano spese aggiuntive nel lungo periodo. Questi costi, non sempre evidenti durante la fase di vendita, emergono quando l’azienda è già vincolata alla scelta. I preventivi, infatti, solitamente includono solo i costi di adozione dell’applicativo, le licenze e i costi del progetto, che comprendono le spese per la collaborazione con le aziende fornitrici di servizi.  

Tuttavia, da questi preventivi che contemplano costi fissi legati alla tecnologia e costi variabili legati all’implementazione, mancano altre voci di costo, come quelle legati alla manutenzione, agli aggiornamenti, alla gestione della sicurezza e ai progetti di integrazione tra le soluzioni adottate (passate e attuali) e alla migrazione dai sistemi legacy, che si aggiungono successivamente e che spesso non vengono considerati inizialmente. 

Per essere efficace e sostenibile, la digitalizzazione deve seguire una visione d’insieme. Quando le aziende non affrontano il processo in modo unitario, si rischia di creare un “patchwork” tecnologico che, pur risolvendo bisogni immediati, non ottimizza i processi aziendali nel lungo periodo. Le difficoltà nell’integrare soluzioni frammentate non solo aumentano i costi operativi, ma limitano anche le opportunità di crescita e innovazione. 

Tutti questi costi possono essere evitati adottando due strategie principali: 

  1. adottare una tecnologia che non richieda al business di gestire il mantenimento infrastrutturale; 
  2. partire con una visione chiara di ecosistema digitale, evitando future necessità di rework 
 

In WEGG – The Impact Factory, siamo consapevoli di questo scenario e abbiamo scelto di cercare una soluzione che consenta ai nostri clienti di ottenere i migliori risultati, ottimizzando al massimo la spesa. Lo facciamo attraverso un percorso di digitalizzazione guidato e l’adozione della piattaforma low-code Mendix. 

 

Il valore aggiunto di una piattaforma integrata che non necessita di rework 

In questo contesto, una piattaforma come Mendix, riconosciuta da Gartner come leader nelle soluzioni low-code, offre un valore significativo. Ciò che ci ha portato a sceglierla è la sua filosofia di digitalizzazione. Mendix non è stato concepito solo come uno strumento di sviluppo, ma come una piattaforma completa che supporta tutti gli aspetti del processo di digitalizzazione aziendale, andando oltre la semplice soddisfazione di singoli casi d’uso. 

Infatti, permette di digitalizzare in modo fluido e integrato tutti i processi aziendali, inclusi quelli basati su applicativi già esistenti. La digitalizzazione unitaria riduce i costi nascosti legati alla gestione separata delle applicazioni, alle difficoltà di integrazione tra sistemi diversi e alla manutenzione dei sistemi legacy. Con una piattaforma integrata come Mendix, le aziende non devono più affrontare aggiornamenti e aggiustamenti continui, ma possono concentrarsi su un percorso che ottimizza l’intero ecosistema digitale aziendale. 

Nel caso in cui l’azienda non abbia ancora una visione chiara su quali processi digitalizzare, noi di WEGG offriamo un approccio strutturato attraverso il Portfolio Workshop (ne abbiamo parlato qui), identificando i processi prioritari e creando una roadmap che ottimizza l’intero percorso digitale. In questo modo, anche le aziende che non sanno da dove partire possono intraprendere un viaggio di digitalizzazione mirato e strategico. 

 

I costi di licenza: cosa dobbiamo considerare  

Una delle principali preoccupazioni delle aziende riguarda i costi legati alle licenze software, poiché le soluzioni tradizionali applicano un costo di licenza separato per ogni applicazione adottata o sviluppata. Questo modello crea un ecosistema rigido, tipico delle soluzioni out-of-the-box, in cui i costi aumentano esponenzialmente con l’aggiunta di nuove applicazioni. A questi si aggiungono i costi nascosti di manutenzione, sicurezza, aggiornamenti e integrazione. 

In contrasto, Mendix offre un approccio sostenibile e scalabile in quanto ha un modello di licensing che si allinea perfettamente alla nostra filosofia di digitalizzazione, permettendo alle aziende di crescere e adattarsi senza limitazioni 

Vediamo di spiegarlo meglio con il concetto di “1+1=3”. In Mendix, ogni applicazione sviluppata ha un costo di licenza, che varia in base alle risorse cloud necessarie per il funzionamento e la manutenzione dell’applicazione. In un modello tradizionale, quando si aggiungono nuove applicazioni, il costo di licenza teoricamente raddoppia, poiché ad ogni applicazione si applicano costi separati. In altre parole, i costi complessivi aumentano proporzionalmente con il numero di applicazioni. 

Oltre alle licenze per singola applicazione, Mendix offre anche un sistema di licensing multi-app che cambia le regole del gioco. Dalla terza applicazione, il costo di licenza rimane fisso, indipendentemente dal numero di applicazioni aggiunte. Ciò significa che le aziende possono sviluppare un numero illimitato di applicazioni con un’unica licenza, evitando l’aumento esponenziale dei costi tipico delle soluzioni tradizionali. In questo modo, il valore del modello “1+1=3” emerge, poiché il costo di licenza non cresce in maniera lineare con l’aggiunta di nuove applicazioni, ma offre un risparmio significativo a lungo termine. 

 

Conclusioni

Come abbiamo potuto vedere, le aziende che desiderano affrontare l’integrazione della digitalizzazione in modo strategico devono necessariamente valutare soluzioni economiche e scalabili nel lungo termine, in grado di adattarsi all’evoluzione dell’azienda senza costi aggiuntivi.

Per questo motivo, noi di WEGG – The Impact Factory sosteniamo l’adozione di Mendix, ha il vantaggio di essere una piattaforma applicativa che, pur richiedendo un investimento iniziale superiore rispetto a soluzioni isolate, si ripaga ampiamente nel tempo!

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