Centralizzazione e controllo: la chiave per la gestione efficace delle postazioni

Come abbiamo risolto le esigenze di un gruppo bancario con filiali e dipendenti distribuiti nel territorio

Un importante gruppo bancario italiano, anche in conseguenza di mutati assetti societari e di nuove partecipazioni di controllo, ha visto crescere il numero delle postazioni da gestire. Con diverse filiali e oltre 500 dipendenti distribuiti nel territorio, le 1000 macchine (pc e server) da gestire richiedevano un impegno oneroso al personale IT relativamente all’inventariazione e alla software distribution.

Tali attività impattavano sulla gestione, in particolare su temi quali:

• Asset Management: senza inventari aggiornati sui dispositivi e sul loro contenuto HW e SW, era più difficile gestire il ciclo di vita degli asset e di conseguenza le assegnazioni, le dismissioni, la messa in relazione con altri oggetti (ad es. i contratti di acquisto) o con la parte relativa all’ITSM (tracciare, ad esempio, il numero di incidenti che si sono verificati su quell’asset). La gestione era legata soprattutto ai dispositivi (pc e server), ma volendo poteva allargarsi a più tipologie di asset IT (telefoni, stampanti, periferiche, dispositivi switch ecc.)
• Sicurezza: la mancanza di controllo sui dispositivi – soprattutto se in mobilità – con informazioni su dove si trovano, cosa è installato e il livello di vulnerabilità, aumenta il rischio di esposizioni alla sicurezza. La centralizzazione favorisce la standardizzazione, perché permette di inventariare e distribuire in modo coerente gli aggiornamenti secondo i dettami dell’internet security e le policy aziendali.
• Gestione operativa: la gestione operativa dei computer e dei server richiedeva tempi lunghi al personale addetto, che doveva intervenire filiale per filiale. È il caso, ad esempio, della migrazione di sistemi operativi (ad esempio da Windows 7 a Windows 10).

Come abbiamo risolto

In WEGG ci occupiamo di Workplace Management, ovvero mettiamo i nostri clienti nelle condizioni di poter gestire centralmente qualsiasi dispositivo che si collega alla rete aziendale, eliminando le criticità legate al provisioning manuale o ripartito su più sistemi di gestione (ad es. differenti per i dispositivi mobili).

Permettiamo quindi la distribuzione uniforme e automatizzata degli applicativi e delle relative patch da un unico punto di controllo, da cui è possibile avere la piena visibilità sul proprio ambiente IT. Per il gruppo bancario in oggetto abbiamo seguito un progetto di Workplace Management (endpoint management + patch management) con la tecnologia del nostro partner Ivanti (disponibile sia on-premise sia in cloud). Grazie al nostro assessment di analisi e individuazione della tecnologia più adatta al cliente, implementazione e configurazione, il nostro cliente ora può:

• gestire centralmente l’inventariazione HW e SW
• attivare funzioni di controllo remoto (in integrazione con gli strumenti ITSM) e quindi può fornire più facilmente supporto agli utenti
• automatizzare il provisioning degli applicativi e la distribuzione delle patch

Per quanto riguarda l’OS provisioning, abbiamo abilitato migrazioni di Windows zero touch (che non richiedono l’intervento degli utenti): dalla sede centrale il pacchetto Windows è stato distribuito automaticamente in tutte le filiali. Tale migrazione era stata preceduta da un’analisi del flusso di processo che avrebbe portato i pc da Windows 7 (non più supportato) a Windows 10. Abbiamo individuato tre tipi di scenari, con la relativa analisi dei costi:

• la sostituzione del pc in toto (in caso di obsolescenza)
• aggiornamenti “in place”
• aggiornamenti di tipo installazione

La migrazione si è rivelata anche quindi un’occasione per aggiornare il proprio parco mezzi, in caso di dispositivi obsolescenti o inadeguati.

La promozione interna

Nei nostri progetti di migrazione riteniamo indispensabile anche la promozione interna. È uno dei principi guida ITIL: “Collaborate e promote visibility”. Per un’altra importante realtà bancaria che aveva l’esigenza di migrare i sistemi operativi a Windows10 in tempi stretti, abbiamo creato una storia dietro alla migrazione, per dare visibilità al progetto e ottenere la collaborazione delle persone.

L’operazione avveniva di notte e in maniera automatizzata senza causare alcun disagio, ma in preparazione a ciò il personale doveva salvare in una cartella tutto ciò che si voleva portare sul nuovo pc e lasciare il dispositivo acceso e in ufficio. La comunicazione IT verteva intorno al tema “passaggio al futuro”: tramite adesivi, video, attività di promozione interna, la pubblicità interna ha portato luce su un’attività IT spesso vista come disagevole e ha suscitato molto interesse.

Il risultato è stata una consapevolezza accresciuta da parte degli utenti sull’importante lavoro di aggiornamento svolto dal team IT.