ITSM e integrazioni esterne: gli ostacoli invisibili che rallentano il team IT

Perché l’automazione delle integrazioni ITSM è la chiave per un team più produttivo

L’integrazione tra ITSM e sistemi esterni è essenziale, ma gestirla manualmente comporta complessità, costi elevati e difficoltà di manutenzione. Questo articolo esplora le criticità delle integrazioni tradizionali e come le soluzioni automatizzate possano ottimizzare i processi, ridurre il carico manuale e migliorare la qualità dei servizi IT.

Le piattaforme ITSM (IT Service Management) sono il fulcro dell’operatività IT di molte aziende, in quanto gestiscono asset, configurazioni e processi di supporto. Tuttavia, per funzionare in modo efficace, non possono operare in isolamento: devonoscambiare dati con una serie di strumenti aziendali esterni, come piattaforme di monitoraggio, ERP, CRM, strumenti di sicurezza o altri sistemi di ticketing esterni.  

L’integrazione tra ITSM e questi sistemi è fondamentale per garantire processi fluidi e una gestione efficiente dei servizi IT. Tuttavia, quando realizzata manualmente, comportaun elevato dispendio di tempo e risorse, poiché richiede di dover gestire ogni aspetto dello sviluppo, dalla sicurezza alla manutenzione. 

Vediamo nel dettaglio perché le integrazioni manuali aumentano la complessità operativa, riducono la scalabilità e rendono la manutenzione più difficile nel tempo. 

Le principali criticità delle integrazioni manuali 

  • difficoltà nell’integrare sistemi con API e formati diversi 
    Ogni sistema utilizza API con modalità di autenticazione, strutture dati e protocolli diversi (es. REST vs SOAP, JSON vs XML), il che rende complessa la loro integrazione. Quando questo processo viene gestitomanualmente, è necessario scrivere codice personalizzato per convertire e adattare i dati in modo che possano essere compresi da entrambi i sistemi. 
    Inoltre, se l’integrazione deve esserebidirezionale, significa che ogni modifica fatta in un sistema deve essere tradotta e sincronizzata nell’altro. Questo implica la creazione di due componenti di sviluppo separate, una per ciascun sistema, con i due team che devono coordinarsi per garantire che i dati vengano inviati e ricevuti correttamente. 
  • manutenzione e adattamento alle API esterne 
    Le API dei sistemi integrati vengono aggiornate periodicamente, modificando formati dati, metodi di accesso e protocolli di sicurezza. Ogni aggiornamento può richiedere interventi manuali e, in alcuni casi, la riscrittura di parti del codice per mantenere la compatibilità. Senza un sistema flessibile, il team IT deve monitorare costantemente i cambiamenti per evitare interruzioni nei servizi.
  • gestione degli errori 
    Un’integrazione ben progettata deve essere in grado di rilevare, isolare e segnalare eventuali problemi senza bloccare l’intero flusso di lavoro. Tuttavia, in un’integrazione manuale, i meccanismi di gestione degli errori devono essere progettati, sviluppati e testati da zero, con un elevato impatto in termini di tempo e risorse. Senza un’infrastruttura adeguata, il rischio è quello di creare un sistema fragile, difficile da mantenere nel tempo
  • sicurezza e gestione degli accessi 
    Le integrazioni devono garantire un accesso sicuro ai dati, gestendo autenticazione, autorizzazioni e permessi in modo strutturato. Tuttavia, i protocolli di sicurezza (es. OAuth, SAML, OpenID Connect) vengono aggiornati frequentemente e i fornitori possono modificare le modalità di autenticazione. Allineare manualmente l’integrazione a questi cambiamenti richiede un monitoraggio costante, con il rischio di vulnerabilità o malfunzionamenti se gli aggiornamenti non vengono applicati tempestivamente. 

L’automazione è la soluzione, ma deve soddisfare alcuni requisiti 

Per superare queste difficoltà, l’unica strada è automatizzare le integrazioni. Un iPaaS (Integration Platform as a Service) consente di gestire in modo centralizzato e scalabile le connessioni tra sistemi, eliminando gran parte della complessità operativa.  

L’adozione di un iPaaS riduce il bisogno di interventi manuali perché gestisce automaticamente la comunicazione tra sistemi, la gestione degli errori e l’adattamento ai cambiamenti delle API. Questo significa che, invece di dover sviluppare ogni nuova integrazione da zero, si possono sfruttare connettori preconfigurati e strumenti che semplificano la configurazione, garantendo maggiore scalabilità e velocità di implementazione. 

Tuttavia, per essere davvero efficace, la scelta di un iPaaS deve tenere conto di alcuni aspetti chiave: 

  • integrazione diretta con la piattaforma ITSM 
    Un iPaaS è una piattaforma aggiuntiva rispetto a quelle già in uso; perciò, è fondamentale che sia nativamente integrato con l’ITSM e gestibile direttamente dalla sua interfaccia. Questo semplifica l’amministrazione dei sistemi, riduce il numero di piattaforme da monitorare e garantisce un flusso più fluido nella gestione delle integrazioni.
  • vasta libreria di connettori nativi 
    Ogni sistema utilizza API, protocolli e strutture dati differenti, il che rende cruciale la disponibilità di connettori preconfigurati. Una libreria ampia riduce i tempi di implementazione, il rischio di incompatibilità e la necessità di sviluppi personalizzati. Inoltre, una piattaforma scalabile deve consentire di andare oltre l’ITSM, supportando anche l’Enterprise Service Management (ESM), integrandosi con la maggior parte degli strumenti e degli altri servizi aziendali. 
  • automazione proattiva e adattativa 
    Le integrazioni possono incontrare errori, come l’indisponibilità di un servizio, dati in formato errato o cambiamenti improvvisi nelle API. Un iPaaS avanzato non si limita a semplici retry automatici, ma include una libreria di strumenti di auto-risoluzione in grado di prevedere e gestire scenari critici.  
    Oltre a rilevare il problema, può adottare automaticamente la soluzione più adatta, regolando i retry in base alla criticità del servizio e attivando flussi di fallback per garantire la continuità operativa. Inoltre, offre notifiche intelligenti e suggerimenti per la risoluzione, riducendo gli interventi manuali. Il monitoraggio avanzato e l’analisi predittiva permettono di individuare e prevenire errori ricorrenti, migliorando la stabilità complessiva delle integrazioni.
  • configurazione semplice 
    Se la configurazione delle integrazioni richiede competenze avanzate di sviluppo o interventi manuali complessi, il vantaggio dell’automazione viene annullato. Un buon iPaaS deve offrire un’interfaccia intuitiva e strumenti low-code/no-code, permettendo anche a utenti non tecnici di creare e modificare flussi di lavoro senza dover scrivere codice. 

La nostra scelta: Ivanti iPaaS per un ITSM integrato e automatizzato 

In WEGG da anni supportiamo le aziende nella gestione dei servizi IT su sistemi ITSM, aiutandole a integrare sistemi esterni e sviluppare automazioni per ottimizzare i flussi di lavoro. Grazie alla nostra esperienza, abbiamo individuato nello iPaaS del nostro partner Ivanti la soluzione più efficace per questi motivi:  

  • si basa su Workato, piattaforma leader di mercato secondo il Quadrante Magico di Gartner per gli iPaaS, con il vantaggio di essere già integrato a livello di interfacce e gestione in Ivanti Neurons per ITSM. Questo consente di ridurre il numero di piattaforme da gestire, semplificando il monitoraggio e l’amministrazione delle integrazioni. 
  • offre una vasta gamma di connettori e recipe predefiniti, che permettono di automatizzare i processi tra diversi sistemi senza necessità di sviluppi complessi, anche grazie a configurazioni low-code/no code.  
  • è scalabile oltre l’ITSM, con recipe che integrano strumenti di altri servizi aziendali, supportando una gestione IT e business completamente connessa a livello enterprise. 
 

I recipe in Ivanti iPaaS sono flussi di integrazione preconfigurati, cioè pacchetti di automazione già pronti all’uso. Ognuno di questi definisce trigger, azioni e logiche di trasformazione dei dati. Un esempio concreto riguarda un nostro cliente che necessitava di integrare Jira con Neurons per ITSM per sincronizzare i ticket. Se non avesse avuto a disposizione Ivanti iPaaS con i suoi recipe predefiniti, avrebbe dovuto: 

  • coinvolgere i team di sviluppo di entrambi i sistemi per definire i requisiti tecnici 
  • scrivere codice personalizzato per garantire la compatibilità tra le piattaforme 
  • eseguire test e coordinare le attività per assicurare il corretto trasferimento dei dati 
 

Questo approccio avrebbe richiesto settimane o mesi di lavoro, con costi elevati e un elevato rischio di errori durante lo sviluppo. 

Con Ivanti iPaaS, invece, il recipe preconfigurato per Jira ha permesso di completare l’integrazione in pochi giorni, riducendo drasticamente il tempo e le risorse necessarie per il progetto. Oltre a semplificare la connessione tra i sistemi, il pacchetto include anche la gestione automatizzata degli errori e il monitoraggio continuo, garantendo retry intelligenti, flussi di fallback e una supervisione costante delle integrazioni.  

Per vederlo in azione, consigliamo di iscriversi al webinar in programma il 19 febbraio. 

Conclusione 

Oggi la tecnologia rappresenta la chiave per liberarsi da inefficienze e sprechi di tempo. Automatizzare le integrazioni ITSM con tecnologie come Ivanti iPaaS significa non solo ridurre il carico di lavoro manuale, ma anche garantire dati accurati e sempre aggiornati, fondamentali per prendere decisioni informate e migliorare le operazioni IT. 

Un team IT più produttivo può finalmente concentrarsi su attività strategiche, anziché gestire problemi tecnici e riconciliazioni manuali. Questo si traduce in una maggiore qualità dei servizi erogati, un’azienda più agile e un IT che diventa motore di innovazione e crescita.  

*Articolo di Yari Formaggio, DSE Manager 

Post Linkedin 

Quante ore perde il tuo team IT a gestire integrazioni manuali con la piattaforma ITSM?  

Ogni giorno, i team IT combattono con API incompatibili, errori di sincronizzazione e aggiornamenti improvvisi che rompono i flussi di lavoro. Il risultato? Un IT sommerso da attività ripetitive, invece di concentrarsi su innovazione e crescita aziendale. 

Noi di @WEGG (menzione) abbiamo trovato la soluzione nell’automazione intelligente delle integrazioni ITSM. Nel mio ultimo articolo esploro come eliminare il peso delle integrazioni manuali, ridurre i costi operativi e migliorare l’efficienza grazie a tecnologie iPaaS. 

È un tema che ho discusso con diversi clienti e ora mi piacerebbe sentire la tua esperienza: il tuo IT è ancora bloccato in logiche manuali? Forse il momento di cambiare! Ti invito a leggere l’articolo e a farmi sapere nei commenti come state affrontando in azienda queste sfide.  

#ITSM #Automazione #iPaaS #Integrazioni #DigitalTransformation 

02-s pattern02

Vorresti migliorare la gestione dei servizi?

CONTATTACI PER UNA CONSULENZA!